La storia

Non vi erano nella zona insediamenti di edilizia popolare, ma, nella maggior parte, c’erano abitazioni a pianterreno abituate dagli stessi proprietari. La prima Messa fu celebrata dal giovane parroco Don Salvatore Leonardo, il 12 ottobre 1971, in un edificio completamente spoglio, privo di sedie, quadri, statue, immagini sacre.
Ci fu una gara per dare alla Casa del Signore un aspetto accogliente: vengono donate piante, lampade, statue e quant’altro poteva servire per la liturgia e per l’arredo degli attigui locali del ministero. Man mano che si va avanti vengono acquistati, con il generoso contributo dei parrocchiani, banchi, oggetti per l’arredo sacro, sedie per i bambini di catechismo, lampadari ecc.
Vanno costituendosi gruppi come quello dei catechisti che opera con il parroco nella catechesi dei fanciulli, dei ministranti, dei giovani e il Consiglio Pastorale e vengono organizzati centri di ascolto, veglie missionarie, cenacoli mariani, via crucis per le vie ed una missione parrocchiale; significative iniziative realizzate per evangelizzare questa nuova realtà e per essere vicini a tutti. Intanto, ad affiancare il parroco, viene mandato Don Giuseppe Casciaro che vi rimarrà per circa 15 anni.
Il parroco, animato da infaticabile zelo e da grande amore per la sua Comunità, si adoperò perché fossero realizzate le necessarie opere di arredo sacro: la statua in legno del Sacro Cuore di Gesù, il Crocifisso ligneo scolpito dal prof. Marra, il tabernacolo, le stazioni della via crucis in terracotta, i lampadari in ferro battuto, la sede presidenziale, l’ambone, le statue di cartapesta della Natività, dell’Immacolata, la statua lignea della Madonna. Ed ancora, fu eseguito il rifacimento dell’attuale facciata esterna, il busto in memoria del compianto Don Gregorio Gaballo, le campane e la loro automazione, l’impianto di riscaldamento. Per più di un decennio il catechismo fu impartito nei locali dell’opera Antoniana ed il cine-Teatro Antoniano divenne il luogo dove ragazzi, giovani e adulti organizzarono, guidati dall’infaticabile Don Salvatore, spettacoli teatrali, veglioncini per i bambini, giochi a quiz, cineforum, incontri dibattito anche a livello cittadino. Il campetto parrocchiale divenne il luogo dove far trascorrere qualche ora di sport ai bambini e ai giovani della parrocchia. Nel tempo sono stati organizzati tornei interparrocchiali di calcio e di pallavolo. Sempre in questo spazio furono poi attivate due particolari manifestazioni: la Festa di Sant’Antonio Abate il 17 di gennaio con l’accensione del tradizionale falò giunta quest’anno alla sua 36° edizione e la Sagra della frisa in occasione della festa del Sacro Cuore in giugno, giunta alla sua 21° edizione. Nell’anno 1990 avvenne la dedicazione della parrocchia al Sacro Cuore di Gesù e la consacrazione dell’altare da parte dell’allora Vescovo Mons. Aldo Garzia.
Contemporaneamente furono inaugurati i locali di ministero nel luogo dove un tempo sorgeva una parte dell’Opera Antoniana, l’attuale Centro Pastorale “Don Gregorio Gaballlo”. In questo periodo, Don Giuseppe Casciaro viene nominato parroco ed il Vescovo manda al suo posto Don Lucio Borgia che, dopo un anno, sarà sostituito da Don Angelo Corvo. Intanto la chiusura del Cine-teatro Antoniano, avvenuta nel 1995, condizionò non poco la realizzazione di iniziative a carattere teatrale da parte dei vari gruppi parrocchiali, tuttavia ci si adoperò presso la Curia perché dell’opera voluta da Don Gregorio rimanesse traccia tangibile. Nel frattempo si organizzavano nel salone del Centro Pastorale varie iniziative come l’allestimento della “Mostra del ricamo” e di alcune Lotterie di beneficenza per raccolta di fondi da destinare alla necessità della parrocchia.
L’improvvisa scomparsa di Don Salvatore, avvenuta il 13 gennaio 1997, lasciò un vuoto incolmabile in tutta la comunità, e l’allora Vescovo Mons. Vittorio Fusco, durante la liturgia funebre, comunicò la decisione che, l’auditorium che si aveva intenzione di realizzare al posto dell’opera antoniana, sarebbe stato intitolato alla memoria di Don Salvatore che tanto si era speso per quella struttura. Intanto fu nominato, nel maggio dello stesso anno, nuovo parroco, Don Angelo Corvo. Guidare la comunità, in questo difficile momento, non fu facile per il nuovo parroco che seppe con pazienza e discrezione ascoltare, comprendere e proseguire sulle orme del suo predecessore.
Durante questo periodo grande attenzione è stata data alle problematiche sociali quali l’attenzione alle diversità , alle nuove povertà, alla legalità, alla pace. Temi affrontati da grandi protagonisti nel nostro tempo quali Mons. Riboldi, Rita Borsellino, Suor Mary dell’ordine delle suore di Madre Teresa di Calcutta, Elisa Springer sopravvissuta all’olocausto, Felice, un ospite della Casa famiglia di Bisceglie. Ed inoltre, la presenza in parrocchia, per una settimana, di alcune suore delle Missionarie dell’Immacolata di Padre Massimiliano Kolbe e, nel 2000, l’accoglienza della Lampada di Betlemme. Inoltre fu organizzata la I edizione della Via Crucis vivente per le vie della parrocchia e la mostra di Santi sotto campana documentata da una pubblicazione.